Siamo consapevoli ormai che il gatto è un abile cacciatore, ma allo stesso tempo, è anche una preda. Di conseguenza ha delle necessità che riguardano proprio il suo essere preda, bisogni che comprendono soprattutto il mantenimento di uno stato di allerta, anche se basso, e la possibilità di scegliere come comportarsi in una data situazione che si presenterà nel suo fare quotidiano.
Poter decidere cosa fare, come farlo e in quali tempi, permette al gatto di percepire il suo territorio controllato e ciò lo rende sereno e appagato. Un gatto che non percepisce il controllo attorno a sé, potrebbe andare incontro a problemi di salute seri e sviluppare degli atteggiamenti sgradevoli a livello di convivenza con le persone.
LE RISORSE AMBIENTALI CORRETTE
Fra le molte cose che fanno sentire un gatto in controllo del proprio ambiente, ci sono proprio le risorse ambientali. Esse, non solo devono essere in numero adeguato ai gatti di casa, ma devono anche essere quelle corrette e che si adattano alle esigenze dei felini domestici. Più risorse avranno a disposizione, più avranno la possibilità di scegliere. I gatti eseguono giornalmente delle mappature ambientali nelle quali controllano il posizionamento di tutto quello che è presente nel loro territorio. Lo fanno per avere a disposizione una mappa mentale nel caso di necessità. Perciò, anche come sono posizionate queste risorse, per un gatto è molto importante e deve essere attuato in un certo modo. Ad esempio, un gatto andrà sempre a controllare se il mobilio della casa è cambiato da un giorno all’altro e lo marcherà con lo strusciare del suo corpo e controllerà anche se le sue risorse si trovano al solito posto oppure no. E’ molto importante quindi non spostare le sue cose continuamente!
COSE DA NON SOTTOVALUTARE
A volte siamo proprio noi a non fare in modo che il gatto percepisca questo controllo ambientale, solitamente perché non conosciamo certe cose oppure lo facciamo senza rendercene conto. Per esempio, se conviviamo con un gatto che è molto ansioso e timoroso di tutto, anche il minimo cambiamento destabilizzerà il suo bisogno di controllo. Per minimo cambiamento parlo anche semplicemente dell’acquisto di un nuovo mobile. In certe circostanze, deve essere fatto con criterio. Il divano per esempio è un punto centrale dell’ambiente del gatto così come il nostro letto e non devono essere cambiati senza procedere con delle precauzioni particolari. Altrimenti il gatto si sentirà meno sicuro e al sicuro.Una delle cose che sicuramente mette più a dura prova la sicurezza e il controllo di un gatto è l’introduzione di un nuovo animale o una nuova persona nel proprio ambiente. Anche in questo caso deve essere fatto tutto prendendo le giuste precauzioni, sia prima che dopo.
COSA SUCCEDE SE IL GATTO NON PERCEPISCE IL CONTROLLO
Se il gatto non percepisce il suo ambiente prevedibile, il suo adattamento ne risentirà moltissimo, lo stress aumenterà sempre di più, portandolo con il tempo (spesso nemmeno troppo in là) a non riuscire più a rispondere correttamente alle situazione che gli si presentano. Ciò porterà il gatto ad assumere atteggiamenti “esagerati” quando anche una banalità gli si presenterà davanti, con il rischio poi di ammalarsi e di sviluppare problemi comportamentali difficili da sradicare. Ovviamente anche la convivenza con le persone ne risentirà molto. Il gatto non userà più le risorse adibite a lui e farà ciò che in quel momento necessita di fare urgentemente, senza adattamento. Andrà quindi a scontrarsi con quello che è il nostro vivere quotidiano. Ad esempio, potrebbe eliminare fuori dalla lettiera, magari lo farà sul letto e questo creerà molto disagio anche a noi.
ROUTINE, LA MIGLIORE ALLEATA DI UN GATTO
Oltre a una corretta prevenzione, come sempre, è importante che il gatto viva in una casa che ha una certa stabilità, una routine abbastanza solida e questo dovrebbe essere valutato prima di adottare un gatto. Se siamo persone che viaggiano per lavoro e siamo in casa a giorni alterni, oppure ogni giorno rientriamo ad orari completamenti diversi, è meglio non procedere con l’adozione di un gatto perché la stabilità del gruppo sociale che è rappresentato anche da noi, deve avere un certo tipo di coerenza. Per esempio, se un 4 gatto mangia un giorno alle 12, il giorno dopo alle 15, quello dopo ancora alle 18 e così via, ne risentirà molto. Un gatto abituato ad uscire, che soffre di questo stress, di questa mancanza di routine, potrebbe anche cercare una nuova sistemazione più consona alle sue esigenze e non rientrare più. Quindi, nell’insieme dell’impegno che decidiamo di prendere convivendo con un gatto, abbiamo il dovere di fornire al gatto un ambiente consono alle sue esigenze e che rispetti i suoi bisogno di mantenere il controllo, di avere una routine fissa e una certa familiarità. Un gatto che è sereno e appagato renderà sereni anche noi.
Roberta Catani Consulente in Cultura Felina®