Spesso capita di trovare una cucciolata di gattini senza mamma, è sempre una situazione piuttosto emozionante ma anche comune e non priva di complicanze e di rischi. Bisogna essere ben preparati per essere in grado di gestire queste delicate situazioni che non sono esenti da rischi.
La prima regola fondamentale da tenere sempre a mente è quella che, se non ci sentiamo in grado di poterli accudire o se non possiamo sicuramente accudirli allora cerchiamo di contattare le Asl, la Polizia Locale che trasferirà i cuccioli nei gattili tramite via ufficiali oppure le varie associazioni di zona nelle quali sono presenti persone che sono in grado di prendersi cura dei gattini.
Guida pratica
Prima regola: non tocchiamo i gattini. Almeno non subito!
Non è raro, infatti, trovare una cucciolata di gattini apparentemente senza mamma, ma che, in realtà, non lo sono. Mamma gatta è obbligata ad allontanarsi periodicamente in cerca di cibo, di solito dopo aver nascosto i micini un posto che lei ritiene sicuro. Oppure la mamma sposta i gattini da un posto che lei ritiene poco sicuro verso un luogo più sicuro ma, non potendo spostarli tutti insieme qualcuno rimane indietro. Prima di decidere di raccoglierli e portarli via assicuriamoci che la mamma non sia nei paraggi, aspettiamo qualche minuto prima di prendere le nostre decisioni. Una volta portati via, non possiamo più tornare indietro.
Il ritrovamento e l’accudimento di uno o più gattini orfani è tanto più difficile quanto più questi sono piccoli. È bene ricordare che possiamo trovare gattini neonati con un’età compresa tra 1 giorno e 30 giorni e, gattini in svezzamento la cui età parte dai 30 giorni in avanti.
GATTINI NEONATI
I gattini neonati sono molto piccoli e fragili ma hanno uno sviluppo relativamente veloce. In questa fase sono delicati e il lavoro di balia è piuttosto macchinoso. Prima di decidere di prenderci cura di questi micetti assicuriamoci che la mamma non sia nei paraggi.
In questa delicata fase di vita i gattini non sono in grado di regolare le proprie funzioni vitali, non sono in grado di nutrirsi da soli, espletare le proprie funzioni vitali (cacca e pipi) da soli e cosa più importante non sono in grado ancora di regolare da soli la propria temperatura e per questo motivo vanno tenuti al caldo alternando dei momenti in cui si abbasseremo la temperatura (proprio come fa la mamma gatta quando si sposta per cercare cibo).
Oltre a non riuscire a regolare la temperatura, i gattini neonati hanno bisogno di essere alimentati in modo costante ogni 3 ore e insieme a questo hanno necessità di evacuare e, per questo è necessario che vengano aiutati ovvero, massaggiarli con movimenti circolari sulla pancia e stimolare con un cottonfioc la zona perianale per stimolare le sue funzioni.
Figura 1 modo corretto per alimentare i gattini : posizione supina e testa allungata come se poppasse veramente dalla madre
Per quanto riguarda l’alimentazione è importante utilizzare il latte apposta per i gattini, il latte in polvere o le monodose di latte liquido sono più facili da preparare in alternativa è possibile utilizzare del latte di capra.
Importantissimo in questo delicato periodo di crescita è anche il rispetto dei ritmi di sonno veglia, le ore di sonno sono fondamentali per il corretto sviluppo cerebrale del gattino.
In base al periodo di vita in cui possiamo ritrovare l’orfanello, potrebbe avere anche gli occhietti mezzi chiusi in questo caso, possiamo utilizzare della soluzione fisiologica per pulire gli occhietti come fa mamma gatta per aiutarlo ad aprirli.
Una volta salvato il gattino o i gattini è sempre bene farli vedere da un veterinario per valutare lo stato di salute generale ed avere consigli più dettagliati per salvaguardare la vita dell’orfanello.
UN GATTO IN SVEZZAMENTO
Lo scenario più facile dal punto di vista gestionale è sicuramente quello di trovare dei gattini ormai grandicelli che quindi, abbiano superato il mese di vita.
Anche in questo caso valgono le stesse regole prima di raccogliere i gattini assicuriamoci sempre che la mamma non sia nei paraggi.
Essendo ormai grandini, bisogna iniziare a svezzarli con le pappe apposta per gattini nutrendoli ad intervalli regolari e pesandoli tutte le settimane per valutare lo stato di crescita. Dopo la 5 settimana i gattini dovrebbero pesare circa mezzo chilo con incrementi ponderali di almeno 50gr alla settimana.
Durante lo svezzamento, oltre a salvaguardare la loro salute dal punto di vista fisico, è bene iniziare a creare un legame e una socializzazione per ottenere gattini emotivamente equilibrati in futuro. Se non abbiamo altri gatti o altri animali in casa, dobbiamo diventare noi i loro fari di educazione ovvero, insegnare al piccolo gatto le regole sociali di base attraverso il gioco.
Il cambio alimentare e il cambio ambientale provoca sempre uno stress fisiologico nei gattini e, anche se ormai sono in grado di defecare da soli è bene assicurarsi che la facciano! Il cambio alimentare può provocare delle coliche e creare fastidio nel gattino; in questo caso dopo il pasto, è bene praticare le solite manovre di massaggio dell’addome con movimenti circolari schiacciando con delicatezza l’addome per eliminare l’eventuale gas che si ferma nelle anse intestinali.
Dopo aver accolto il nostro orfanello anche in questo caso è opportuno fare una visita dal veterinario per valutare lo stato di salute generale ed avere dei consigli pratici su come continuare lo svezzamento.
Una volta cresciuto e svezzato e avere il nulla osta dal veterinario si può procedere con le pratiche di adozione.
A cura della Dott.ssa Buso Deborah