Cassetta igienica

Ogni gatto ha bisogno della sua toilette: si tratta di un supporto indispensabile che deve far parte del suo ambiente rispecchiando il più possibile le esigenze di ogni singolo Micio. Insomma, ad ogni gatto la sua cassetta igienica!

Scegliere la migliore fra le svariate proposte in commercio non è sempre facile: è meglio una cassetta classica tutta aperta oppure una più intima e chiusa da un coperchio? E per quanto riguarda quelle di ultima generazione autopulenti? Qui di seguito troverai tutti i migliori consigli per orientarti nella scelta.

È doveroso fare qualche premessa, parlando per prima cosa del comportamento eliminatorio del gatto.

Alla nascita il gattino è incapace di eliminare da solo, ma solo se stimolato da un contatto tattile come il leccamento della madre. Verso le 5-6 settimane però, l’eliminazione volontaria è sviluppata, arrivando a raschiare il suolo e scavare buchi per completare il coreogramma:

  • Esplorazione olfattiva del substrato
  • Scavo con gli arti anteriori
  • Giro su se stesso
  • Eliminazione
  • Annusare e coprire

Il gatto in natura sceglie dei luoghi appartati e lontani dalle aree della vita sociale, gioco, riposo e nutrimento e sotterra le sue deiezioni per coprire il suo odore e non farsi così rintracciare da predatori più grandi. Tuttavia, alcune forme di marcatura territoriale prevedono la deposizione di feci in luoghi ben evidenti: queste hanno lo scopo di segnalare la propria presenza ad eventuali rivali.

I gatti sono attratti ad utilizzare un luogo in cui già è presente odore di feci o urina, poiché questo indica proprio un luogo dove eliminare. Questa zona di eliminazione sarà sempre lontana dalla zona di riposo o nutrimento però, se l’area di eliminazione è usata troppo e le deiezioni diventano troppo concentrate, l’associazione dell’odore forte tenderà a portare il gatto lontano da lì, perché gli indicherà istintivamente una zona infestata da parassiti.

Se riportiamo dunque questi concetti all’interno del nostro ambiente domestico, significa che una zona di eliminazione appropriata, ovvero la cassetta igienica, deve essere pulita, avendo cura di rimuovere tutte le feci e l’urina quotidianamente; inoltre, non devono essere presenti odori forti o sgradevoli perché questo porterebbe il gatto a non utilizzarla, preferendo cambiare luogo di eliminazione.

In natura se il gatto elimina lontano dal suo territorio lascia le feci scoperte mentre se lo fa all’interno del proprio habitat tende a lasciare poche tracce di sé: essendo una potenziale preda di animali più grandi, preferisce seppellire le sue deiezioni su terreni friabili e facili da scavare come la sabbia. Il luogo ed il substrato vengono scelti con cura per:

  • Non sporcarsi durante l’eliminazione
  • Non lasciare troppe tracce

Dunque, anche in contesto domestico le lettiere devono essere sempre accessibili, di dimensioni sufficientemente grandi rispetto al gatto e soprattutto pulite. Il substrato di sabbia deve essere di almeno 5cm per dargli la possibilità di scavare e ricoprire il tutto secondo la coreografia di eliminazione.

Occasionalmente, il gatto in natura si mette al riparo fra gli arbusti per eliminare ma non si nasconde mai in un luogo chiuso per farlo: le cassette igieniche con coperchio sono spesso troppo piccole ed anguste per la comodità dei gatti e non ne rispecchiano la natura. In ogni caso il gatto può adattarsi al loro utilizzo ma rimane comunque da riflettere se la scelta della cassetta igienica viene fatta nell’interesse del benessere del nostro gatto oppure per il nostro gusto personale (“Non mi piace che la cassetta si veda”, “Non mi piace sentirne l’odore”, ecc.).

Negli ambienti con presenza di più gatti il consiglio è sempre quello di inserire una lettiera per gatto + 1.

Detto ciò, vediamo su quali tipologie di cassette igieniche sarebbe meglio orientarsi in base al gatto con il quale abbiamo a che fare.

Partendo dalle cassette aperte, se in casa abbiamo un gattino di pochi mesi sarebbe meglio orientarsi su delle lettiere dai bordi bassi per facilitarne l’accesso e già di dimensioni abbastanza grandi: le lettiere molto piccole, pensate per i cuccioli, avranno una durata relativamente breve se pensiamo che nel giro di pochi mesi il gattino crescerà e presto potrebbe trovarla scomoda durante l’esecuzione dei movimenti. Esistono anche delle soluzioni ad angolo sia per le cassette chiuse che aperte ma il consiglio è sempre quello di prestare attenzione alle dimensioni: il più grande possibile è sempre meglio!

Anche con un gatto anziano in casa sarebbe meglio far ricadere la scelta della cassetta igienica su una di tipo aperto con bordi bassi. In aggiunta, bisogna prestare attenzione nel posizionarla in luoghi di facilissimo accesso evitando al micio di far fare troppe scale o di doversi infilare in luoghi troppo stretti.

Solitamente le cassette igieniche sono in plastica: oltre alla pulizia quotidiana e ad un lavaggio più approfondito settimanale, si consiglia anche di tenerne monitorato lo stato di usura. Spesso nei graffi provocati dall’azione dello scavare del gatto possono insidiarsi dei residui di sabbia che a lungo andare si possono cementificare, favorendo la proliferazione di batteri e cattivi odori. In questi casi, sarebbe meglio andare a sostituire la lettiera sempre gradualmente, per far abituare il gatto a quella nuova. In alternativa, esistono anche delle cassette igieniche in acciaio inox.

Un gatto giovane ed in salute può essere abituato all’utilizzo di cassette con coperchio. Tenendo sempre in considerazione quanto detto sopra, queste dovranno essere di dimensioni grandi, tanto che il gatto riesca a voltarsi all’interno comodamente senza toccare il coperchio con la testa (nemmeno quando si mette in posizione di eliminazione)

Senza profumatori interni per eliminare gli odori, risulterebbero estremamente forti e sgradevoli per il gatto

Con un accesso facile: a questo proposito, eliminare la porta basculante potrebbe dare più tranquillità al micio

Posizionate sempre in luoghi tranquilli, non di passaggio, con la possibilità di tenere d’occhio la stanza (e l’eventuale ingresso di altri gatti)

Spesso nel mondo dei social si vedono soluzioni esteticamente gradevoli di lettiere nascoste dentro a mobiletti, mimetizzate in finti vasi con piante al di sopra oppure cassette a “secchio” con un’entrata dall’alto per evitare granelli di sabbia sparsi per la casa: sempre rifacendoci al comportamento eliminatorio del gatto, queste opzioni possono risultare scomode e potenzialmente stressanti per alcuni gatti. Perciò il consiglio è quello di prestare sempre attenzione prima al benessere del nostro gatto che all’estetica!

E a proposito dei nuovi arrivi di ultima generazione, ora ci sono anche loro: le lettiere robot autopulenti. Nei modelli più completi possiamo trovare:

  • Il riconoscimento del gatto che le utilizza in base al peso o microchip
  • Informazioni sull’attività eliminatoria del singolo gatto tramite app per smartphone
  • Autopulizia e raccolta delle deiezioni in apposito contenitore con sacchetto
  • De-odorizzazione
  • Blocco di sicurezza della rotazione/pulizia per i gatti particolarmente curiosi

Insomma, noi umani potremmo quasi dimenticarci dell’ingrato compito di pulizia costante: un ottimo aiuto per chi deve stare diverse ore fuori casa oppure ha più gatti conviventi.

Bisogna però guardare anche l’altra faccia della medaglia. Queste lettiere potrebbero infatti:

  • Spaventare il micio per il movimento
  • Risultare troppo strette al loro interno per alcuni gatti
  • Non essere adattabili alla sabbia preferita dal nostro gatto (alcune di queste funzionano solo con lettiera in cristalli)
  • Essere di difficile accesso per cuccioli, gatti anziani o con problemi articolari
  • Avere malfunzionamenti o guasti in caso di mancata alimentazione
  • Essere costose, motivo per il quale potrebbe diventare difficile avere più di una in una casa “multigatto”

Ecco che dunque il consiglio, anche per queste cassette super performanti, è quello di ascoltare i bisogni del proprio gatto, abituarlo gradualmente al loro utilizzo ma mantenendo sempre come alternativa una cassetta “classica” aperta o chiusa all’interno della casa.

 

Martina SilvestriConsulente in Cultura Felina®️ – Provincia Gorizia

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