Sia che siamo già dei gattari incalliti, sia che il momento di avere il nostro primo gatto sia finalmente arrivato, dobbiamo necessariamente prendere sempre tutte le precauzioni possibili, affinché l’arrivo in casa del felino domestico in questione, non porti situazioni di convivenza spiacevoli per tutti. Perché sì, portare a casa un gatto non è come comprare un peluche, e non è nemmeno così semplice come molti ancora vanno dicendo. Ci sono ancora troppi pregiudizi sulla natura del gatto, che vanno da “il gatto non ha bisogno di nulla, si regola da solo, dorme, mangia e basta” a “il gatto fa i dispetti ed è cattivo, non ti vuole bene come il cane”. Questi ragionamenti sono ancora figli di un’antica cultura che demonizzava questi felini domestici e non si impegnava, quindi, per cercare di capire cosa effettivamente è un gatto e quali sono i suoi bisogni. E’ ora di uscire da queste scatole che ci hanno costruito attorno e imparare davvero che convivere con un gatto è una scelta, di grande responsabilità come sempre, ma che potrà regalarci qualcosa che mai avremmo pensato di poter provare nelle nostre vite.
CAPIRE CHE IL GATTO HA I SUOI BISOGNI DI SPECIE
Il gatto riesce a vivere a pieno la sua vita quando è in grado di adattarsi e di affrontare le situazioni che gli si presentano quotidianamente. Ciò implica quindi, specie nel contesto domestico, permettere al gatto di eseguire i suoi comportamenti normali e soddisfare i suoi bisogni specie-specifici. Se ciò non avviene, verrà influenzata negativamente sia la sua salute fisica che psicologica e potranno svilupparsi problemi comportamentali difficili poi da risolvere. Un gatto si sente bene nel proprio territorio, quando lo percepisce come ambiente familiare e prevedibile che gli consente di scegliere con chi e come interagire durante la giornata. Un qualcosa che, una volta conosciuto, non muta o comunque cambia pochissimo. Per preparare l’ambiente e le sue risorse dovremo tenere conto di questo: bisognerà adibire uno spazietto al gatto in ogni stanza della casa ed evitare di raggruppare tutto in un unico spazio pensando di tenerlo così più “a bada”. Anche l’età e la razza del gatto giocheranno un ruolo fondamentale per preparare la casa e la nuova routine: un gattino molto piccolo avrà bisogno di molte attenzioni e sarà, nei migliori dei casi, molto attivo. Anche la sua alimentazione sarà particolare e apposita. Lo stesso vale per un gatto anziano che potrebbe avere sintomi di demenza senile che quindi andrà ben seguito e le sue risorse ambientali andranno adeguate a questa delicata età. Se poi il gatto che portiamo a casa è un Bengala dobbiamo tenere conto che servirà una palestra solo per lui!
LE RISORSE FONDAMENTALI DOVRANNO ESSERE PRONTE
Prima dell’arrivo del gatto in questione, la casa dovrà essere già pronta, quindi le risorse a lui dedicate dovranno esserci ed essere posizionate nel luogo giusto. Sì, perché per un gatto la posizione degli oggetti che andrà ad utilizzare, sarà essenziale e dovrà, soprattutto, avere una logica di posizionamento per quella che è la sua natura. Come dicevo prima, molti ancora pensano che al gatto non serva praticamente nulla e quindi forniscono giusto due ciotole di cibo e acqua e, se non hanno accesso all’esterno, una cassettina igienica. Chiaramente non saranno sufficienti. Allo stesso tempo dobbiamo stare attenti a non acquistare cose che attirano solo il nostro interesse e che in realtà al gatto non servono davvero. Lui ve lo comunicherà, ma a modo suo e potrebbe non essere sempre piacevole (per non parlare della dispersione di risorse economiche). Per fare un esempio: vengono venduti dei set molto belli, di design, a volte anche molto costosi, con le due ciotole del cibo e dell’acqua poste vicine. Come oggetto è sicuramente molto accattivante, spesso colorato e che si intona all’arredamento di casa nostra, ed è su questo che conta chi lo ha progettato. In verità, ai gatti non piace avere il cibo vicino all’acqua. Per questo è importante apprendere quali sono i bisogni di specie del gatto domestico e qual è la sua natura, perché solo conoscendo queste cose potremo fornirgli un ambiente sano e sereno con tutte le risorse di cui necessita.
Gli elementi non correttamente gestiti creano dello stress nel gatto ed è ciò che va assolutamente evitato e, per fare questo, niente è meglio della prevenzione.
FARE SEMPRE UNA INTRODUZIONE SPECIFICA E SEGUITA
Un gatto non può essere portato in una casa come se niente fosse, soprattutto se ci sono altri animali che convivono in quell’ambiente. 9 volte su 10, l’introduzione non viene effettuata proprio perché non si sa che si deve fare. Ancora peggio, accade che nemmeno si conosce l’esistenza di questo procedimento. Il fatto che lo spirito di adattamento del gatto lo porti a sostenere, a volte, questo passaggio con una certa tranquillità (o almeno una parvenza di essa che poi svanirà nel tempo) non aiuta le persone che, magari sentendo la loro migliore amica dire di avere introdotto in casa 10 gatti e che niente di male è mai successo, fa pensare che tutti questi discorsi di introduzione siano solo congetture. Quello che deve essere compreso è che l’introduzione corretta, precisa e seguita è una misura PREVENTIVA: non possiamo sapere quello che succederà tra i gatti nuovi e quelli di casa, fra un gatto solo che va in una cosa a lui sconosciuta e un gatto che si ritrova a vivere con dei cani. Quindi, dobbiamo porre una base comportamentale solida con l’introduzione giusta che faccia sentire tutti questi animali tranquilli all’arrivo di un nuovo individuo, in modo che possano poi approfondire, senza remore, la loro conoscenza con il tempo. Lavorare sull’introduzione dopo che i problemi di incompatibilità sono affiorati è possibile, ma è molto più complesso. Quindi, quando ci prepariamo ad accogliere un gatto in casa, sempre e comunque, dobbiamo farci seguire per stilare la corretta introduzione specifica per quella situazione. Non potrà mai essere generalizzata perché ogni gatto ha la sua storia, il suo carattere, la sua indole e anche l’ambiente e le persone saranno sempre diversi. Potremmo non renderci conto di quanto sia sensibile un gatto a qualcosa di semplice come spostare dei mobili nella stanza o avere amici a cena.
Per questo è importante agire di prevenzione, fornendo tutto quello di cui il gatto necessita e imparando come approcciarsi a lui e come creare un ambiente che favorisca il suo benessere.
Adottare un gatto è molto impegnativo, come per qualsiasi altra specie animale. Comporta molte responsabilità, non deve mai essere fatto con leggerezza e dobbiamo tenere conto del fatto che sarà a tutti gli effetti una nuova vita ad entrare nella nostra casa e nel nostro cuore.
Roberta Catani -Consulente in Cultura Felina livello base – zona di attività provincia di Faenza e zone limitrofe