Il Consulente per la Relazione e Convivenza gatto non è necessariamente un medico veterinario, ma è comunque un professionista che ha seguito una formazione specifica sul comportamento e la psicologia del gatto e sulla sua relazione con l’essere umano. Il Consulente non si occupa in alcun modo della saluta fisica del gatto, ma esclusivamente del suo benessere etologico nella sua relazione e convivenza con l’uomo.
Il Consulente opera in sinergia con il Medico Veterinario per escludere prima di tutto patologie fisiche che potrebbero stare alla radice del problema e con il Medico Veterinario esperto in Comportamento animale qualora gli squilibri fossero dovuti a patologie comportamentali.
Per comprendere questa figura professionale bisogna innazitutto comprendere che ci sono dei bisogni specie-specifici che il gatto deve poter soddisfare anche in un contesto domestico in quanto la sua natura non può essere repressa. Il Centro di Cultura Felina, infatti, valorizza e sostiene la naturalità del gatto e tutto il complesso del suo repertorio comportamentale innato.
Il comportamento, infatti, è l’insieme delle risposte a stimoli interni ed esterni e comprende tutte le attività stereotipate specie-specifiche del gatto.
Ogni gatto ha un etogramma specie-specifico ossia un insieme di moduli comportamentali propri della sua specie. Non dobbiamo dimenticare, però, che ogni gatto è unico e speciale e il suo repertorio comportamentale può subire delle modifiche causate da fattori ambientali e relazionali.
Ogni comportamento negativo o positivo ha sempre uno scopo.
L’approccio del centro è un approccio naturale ed olistico che permette non solo di valutare i comportamenti naturali del gatto in un contesto non naturale, come quello domestico, ma anche di focalizzarsi sul gatto come individuo soggetto a dinamiche di sviluppo, di ambiente e di relazioni intra e interspecifiche. Il modello olistico si focalizza sulle relazioni energetiche. Da una prospettiva energetica, ogni gatto è anche un essere completo che impara anche dalle esperienze della propria vita. Quindi comportamenti inadeguati non sono realmente un problema, ma sono segnali che il sistema energetico non è in equilibrio. Traumi, stress, stile di vita squilibrato (alimentazione, sonno, esercizio, stimoli ecc…) possono creare dei disturbi energetici che si esprimono come sintomi su un livello fisico e psicologico. Il primo passo, infatti, per la correzione di problemi comportamentali del gatto è innanzitutto conoscere il normale comportamento di un gatto per poter essere in grado poi di riconoscere perché il gatto sta esibendo quel comportamento da noi reputato sbagliato.
Il riequilibrio comportamentale nel gatto, quindi, può essere utilizzato per correggere quello che secondo noi è un problema attraverso l’aiuto della figura del Consulente per la Relazione e Convivenza con il Gatto. In molti casi un piano di riequilibrio include l’introduzione di certi cambiamenti negli elementi dell’ambiente in cui vive l’animale. Facendo questo si può ridurre il fattore stress e riportare, quindi, lo stato comportamentale in equlibrio.
Attraverso un corretto programma di modificazione comportamentale si possono risolvere molti problemi del gatto e i principi di questo intervento sono basati sulla conoscenza delle problematiche e delle tecniche di analisi e modificazione del comportamento.