I gatti sono dei cacciatori formidabili e molti dei loro schemi motori che appaiono nel gioco assomigliano a quelli che utilizzano per cacciare e uccidere la preda. Esistono vari tipi di “gioco”; il gioco sociale, il gioco con oggetti e il gioco locomotorio. Il gioco con oggetti e’ chiaramente inteso con oggetti che vengono lanciati in aria, masticati, catturati, spinti con le zampe, morsi etc etc. Tramite il gioco il gatto viene a conoscenza del mondo, infatti comprende cosa e’ una minaccia oppure no.
Micio vs. Micio “che ne dici di giocare con me”?
Ma come fa un gatto a chiedere ad un altro gatto di giocare? Semplice il gioco sociale consiste nel fare i turni attraverso la cooperazione e la contrattazione (cioe’ chiedono il permesso) ma come fanno i nostri mici a contrattare e a mettersi d’accordo? Gli studi ci dimostrano che alcuni dei comportamenti di micio vengono attuati solo in circostanze di gioco come per esempio il mordere accompagnato dallo scuotere la testa, il montare, questi atteggiamenti sono da considerarsi un “gioco” e non come atti aggressivi, di predazione o riproduttivi e i nostri amici pelosi lo sanno perfettamente bene perche’ nel loro repertorio comportamentale vengono espressi in un contesto di gioco sociale. Questo ci permette di capire che il gioco e’ consapevole e intenzionale oltre che essere comunicativo.
Il gioco sociale e’ molto importante per lo sviluppo di specifici schemi di comportamento oltre che per lo sviluppo e il mantenimento dei legami sociali compreso quello riproduttivo. E’ importante perche’ sviluppa l’apparato muscolare e motorio e perfeziona in fase di crescita la coordinazione percettivo-motoria, e’ fondamentale durante lo sviluppo relazionale del cucciolo perche’ durante il gioco il cucciolo impara dai compagni di gioco e rafforza i legami, infatti giocando con i fratellini e/o la loro mamma il gatto impara a misurare le proprie azioni sulla base della sensibilita’ dell’altro, il cucciolo impara a inibire la presa quando si misura con gli altri soggetti.
Per invitare un gatto a giocare si mostra il ventre e si rotola, la posizione facciale e’ rilassata, nel gioco di ruolo per esempio predatore/preda prima si fanno gli agguati e poi si fugge, il gioco competitivo tra fratellini e’ accompagnato da balzi laterali, pancia all’insu’, zampate, alzarsi in piedi, salto orizzontale e da altri buffissimi e goffi movimenti.
L’istinto predatorio si attiva con il movimento, quindi ogni volta che vogliamo giocare con lui dobbiamo applicare per prima cosa questa tecnica. Le prede devono essere piccole e scattanti. La caccia finisce con la cattura o la fuga, ovviamente giocando con il gatto dobbiamo lasciare che prenda la preda almeno una volta su 10, cosi’ come farebbe in natura e poi ogni tanto lasciamo che vinca in modo tale da appagare la sua motivazione predatoria ed evitare che vada in frustrazione.
La cosa piu’ importante da impare e’ di NON GIOCARE mai con le parti del nostro corpo, i gatti imparano tantissimo durante le fasi di gioco e le applicano poi nella vita di tutti i giorni, quindi mani e piedi non devono essere utilizzati per giocare perche’ possono essere appetibili per la vita predatoria ma rischiano di trasformare questo comportamento in aggressivita’, quindi evitiamo sin da subito di giocare con le parti del nostro corpo in modo tale da evitare di insegnarli comportamenti scorretti poi difficili da correggere.
(Ricordiamoci che i denti dei gatti sono pericolosi, non soltanto lasciano dei segni e fanno male ma il rischio e’ quello delle infezioni perche’ i morsi possono trasmettere i batteri. Le unghie invece sono il loro principale mezzo di difesa contro eventuali minacce e lo strumento principale per cacciare, per questa ragione devono essere sempre ben affilate e taglienti quindi e’ meglio tenerci alla larga dal giocarci con le nostre mani)
I gatti grazie al gioco acquistano fiducia, agilita’ e sicurezza nelle loro capacita’ motorie, imparano a maneggiare la preda con le zampe a sollevarle e a lanciarle in aria, questi sono tutti comportamenti innati
(i moduli innati rimangono fissi nella loro forma piu’ pura unitamente ai comportamenti appresi), possiamo dire quindi che il gioco al gatto fa fare esperienze ben piu’ ricche di quanto gli accadrebbe se dovesse cacciare veramente. Le modalita’ di gioco si differenziano dalle attivita’ predatoria per effetto in eccesso di esuberanza. Il fatto di muoversi e di approcciare furtivamente alla corsa, accostarsi, strusciare senza alcun ordine prestabilito ma con disordine fa si che si distingue il gioco dall’attivita’ predatoria vera e propria. Il gatto quando gioca esegue movimenti eccessivi non richiesti normalmente spesso in svantaggio consumando cosi’ una quantita’ di energia in modo superfluo, a differenza invece di quando caccia veramente che con il minimo sforzo esegue movimenti ben studiati e in sequenza. Un esempio lampante e’ quando il vostro gatto si acquatta muovendo il posteriore ( viene chiamato treno posteriore)
facendolo dondolare in modo evidente e chiassoso e della durata di qualche minuto …. se fosse veramente un agguato vero e reale lo farebbe appena appena accennato per non far scappare ovviamente la preda! Ma giocando lo fa in maniera eccessiva e chiassosa questo dimostra che il piccolo felino gioca, inoltre questo comportamento e’ piu’evidente nei giovani gatti rispetto agli adulti per via della loro esperienza lo farebbero appena accennato.
Attraverso il gioco gli animali imparano a conoscere i propri limiti a misurare le proprie abilita’, acquisiscono flessibilita’ fisica e mentale e si allenano a resistere a situazioni imprevedibili; durante le fasi di gioco mettono in atto situazioni di vantaggio/svantaggio che gli permettono di esplorare le possibili strategie per poter fronteggiare le difficolta’ acquisendo cosi’ sempre piu’ informazioni per poterle utilizzare in futuro e pianificare le strategie che gli permetteranno di sopravvivere (nascondersi, fuggire o predare).
Separazione precoce da mamma e cuccioli.
I cuccioli che vengono separati dalla loro madre troppo presto cioe’ prima della 7a settimana, non avendo imparato dai loro conspecifici quindi dai fratellini o dalla madre come si gioca mordono con forza e giocano in maniera brusca, questo avviene perche’ le interazioni di gioco oltre che l’apprendimento dei diversi schemi di comportamento come la caccia, la lotta e la sessualita’ avvengono entro precise finestre temporali. Per cui e’ fondamentale NON separare mai la madre dai cuccioli PRIMA DEI TRE MESI di vita del cucciolo.
GIOCARE E’ SALUTARE
Il fatto di avere gatti domestici nelle nostre case, li mette al risparmio di energie perche’ loro non devono cacciare per mangiare, tutte queste energie inutilizzate le consumano per forme di attivita’ come il gioco, quindi il surplus energetico viene utilizzato per le attivita’ ludiche che sono totalmente a carico del proprietario a differenza del gatto che vive all’esterno che gode di una certa indipendenza oltre che di stimoli forniti dalla natura. Il gioco quindi e’ indispensabile perche’ da gioia e soddisfazione a tutti gli attori coinvolti, e’ una risorsa relazionale molto preziosa, un gatto che e’ cresciuto giocando assieme ad altri gattini si adattera’ meglio e piu’ facilmente all’introduzione di un altro gatto nella stessa casa, inoltre migliora e/o dissipa le situazioni problematiche che si possono verificare con altri gatti o con gli umani, il gioco puo’ diventare il canale migliore per comunicare senza utilizzare la forza o la costrizione ma semplicemente giocando con il gatto, perche’ micio in questo modo mette in atto caratteristiche spontanee e non rigide. In questo caso diventa un piacere e uno scambio tra animali e umani fonte di gioia e soddisfazioni. Il gioco puo’ essere utilizzato per costruire la fiducia tra gatto-umano, riduce lo stress (e qualche volta lo riduce anche a noi ) combatte la depressione (soprattutto per i gatti che vivono nei nostri appartamenti) ed e’ in grado di risolvere problemi comportamentali attraverso un programma di modificazione comportamentale che il Consulente Felino® abilitato puo’ mettere in pratica tramite la terapia di gioco.
LA TERAPIA DI GIOCO
La terapia di gioco e’ un mezzo potente che permette di rafforzare, consolidare e/o modificare il legame tra gatto e umano. Se ci sono state delle incomprensioni nella relazione tra il pelosone e l’umano ecco che la terapia di gioco svolge un ruolo e un mezzo eccezionale. L’errore piu’ comune che si commette e’ quello di stabilire con il gatto un approccio fisico dispensando coccole, carezze e sbaciucchiandolo a piu’ non posso, pensando erroneamente che questo sia il metodo migliore per conquistare la sua fiducia e creare un legame unico e profondo. In realta’ il legame si mantiene come prima cosa rispettando i suoi bisogni legati alla sua specie, il legame profondo e’ un insieme di interazioni fatta di associazioni positive e soprattutto dal tempo di gioco a lui dedicato. Chiaramente senza forzarlo rispettando i suoi tempi ma sicuramente deve mantenere una certa routine quotidiana. Generalmente si raccomandano due sessioni di gioco brevi della durata che va dai 5 ai 15 minuti l’una con l’utilizzo di oggetti: giochini, palline, topolini, piumette, cannette, piccoli peluche, carotine etc etc, il tutto anche senza avere necessariamente un contatto fisico. Questa interazione e’ molto forte perche’ si tratta di un’associazione positiva per il gatto che si viene a creare tra il gioco e l’umano e lo aiuta ad acquisire fiducia.
UN MOMENTO TUTTO NOSTRO
Come abbiamo appena accennato il modo migliore per creare una relazione profonda e duratura e’ dedicare del tempo al gioco, il tempo che trascorriamo con lui giocando consolidera’ la nostra relazione con lui. Il gioco e’ un’occasione per conoscersi meglio ed e’ un’occasione unica per appianare delle incomprensioni che si sono create in passato (se ce ne sono state), e’ un modo per conoscere i punti di forza e debolezze e per definire i ruoli in un gruppo. Negare il gioco agli animali vuol dire condizionare negativamente lo sviluppo delle competenze sociali. Il gioco da adulti rispetto ai cuccioli tende a diminuire con il passare del tempo non per questo dobbiamo dedicare meno tempo per le attivita’ ludiche. Questo succede perche’ i gatti adulti preferiscono giocare individualmente specialmente con oggetti, e lo fanno perche’ hanno gia’ sviluppato tutti i comportamenti necessari alla loro sopravvivenza rendendo il bisogno di fare pratica non necessario. I gatti che normalmente giocano riescono ad adattarsi maggiormente alle nuove richieste ambientali. Ovviamente possiamo proporre nuovi giochi al fine di stimolarli e mantenerli sempre attivi sia mentalmente che fisicamente.
Ed infine… giocare con micio e’ uno dei modi corretti di comunicare con lui senza l’utilizzo della parola e di altri espedienti ma semplicemente con la voglia incondizionata di trascorrere del tempo assieme.
A cura di Barbara Schiavone – Consulente per la Relazione e Convivenza con il Gatto ® certificata CCF – area di attivita’ Milano e provincia.
Photo: Eden della Nebbia®